TRAP, feto acardio acefalo
La sequenza TRAP è una condizione rara, che si verifica in 1 su 100 gravidanze gemellari monocoriali ed in 1 su 35.000 gravidanze in totale.
TRAP, feto acardio acefalo
La sequenza TRAP è una condizione rara, che si verifica in 1 su 100 gravidanze gemellari monocoriali ed in 1 su 35 000 gravidanze in totale. I gemelli monocoriali sono gemelli identici che condividono la stessa placenta, con anastomosi vascolari che connettono il circolo sanguigno dei due feti. La TRAP è una complicanza che si verifica in questo circolo condiviso quando uno dei due gemelli muore in una fase precoce della gravidanza.
Che cos’è e cosa comporta la sequenza TRAP
Nella sequenza TRAP, il sangue del gemello sano scorre in direzione inversa verso il gemello deceduto. Questo gemello non ha più una propria attività cardiaca ed è pertanto definito “gemello acardico”. Il gemello sano pompa il sangue verso il gemello acardico, ed è pertanto definito “gemello pompa”. Grazie al flusso sanguigno proveniente dal gemello pompa, il gemello acardico continua a crescere. Questo flusso retrogrado, però, rappresenta uno stress eccessivo per il cuore del gemello pompa, che può andare incontro a scompenso cardiaco e aumentato output urinario. Conseguentemente, lo scompenso cardiaco può causare la morte del gemello pompa, e l’aumentata produzione di urina può determinare un accumulo di liquido amniotico con aumento del rischio di parto prematuro.
Senza trattamento, la morte del gemello pompa si verifica in circa l’80% dei casi, in seguito a scompenso cardiaco o a parto altamente prematuro. I gemelli TRAP non trattati nascono infatti ad una media di 30 settimane gestazionali (2,5 mesi in anticipo). Le conseguenze della sequenza TRAP sullo sviluppo a lungo termine sono sconosciute. Un intervento in utero che interrompe la perfusione retrograda migliora la prognosi del gemello pompa. Sebbene la sequenza TRAP sia generalmente diagnosticata durante l’ecografia del primo trimestre, tale intervento viene generalmente effettuato solo dopo 16 settimane gestazionali, poichè le membrane che circondano i gemelli non sono fuse prima di tale epoca gestazionale.
Tipologie di intervento
Esistono due diversi tipi di intervento. Si può decidere di utilizzare un ago che produce calore per arrestare il flusso retrogrado. L’ago viene posizionato vicino ai vasi sanguigni del gemello acardico sotto guida ecografica In alternativa, si può optare per la coagulazione del cordone o dei vasi comunicanti del gemello acardico con l’utilizzo di un mini-endoscopio (1 mm di diametro).
Dopo questi interventi, le possibilità di sopravvivenza del gemello pompa sono dell’80% e la durata della gravidanza viene prolungata fino ad una media di 36 settimane gestazionali. Il tasso di sopravvivenza non è del 100% perchè il gemello pompa può morire in seguito all’intervento o l’intervento può causare rottura delle membrane e quindi aborto o parto altamente prematuro. Anche in questo caso, le informazioni sullo sviluppo a lungo termine di questi bambini sono limitate, ma gli esiti sembrano molto buoni se il bambino non nasce altamente prematuro.